24 dicembre 2011

Auguri!

Carrara aerea

24 dicembre 2011

Massa-Carrara Perchè non dire che la stagione turistica 2011 è andata male?

 

  Carrara Massa Montignoso Lunigiana Totale
Gennaio 1.231 6.107 842 1.973 10.153
Febbraio 2.308 8.298 1.770 3.136 15.512
Marzo 2.725 15.886 2.038 3.266 23.915
Aprile 2.184 41.399 6.008 5.394 54.985
Maggio 4.782 79.686 8.057 10.971 103.496
Giugno 7.694 142.034 8.224 6.579 164.531
Luglio 9.098 250.139 21.225 16.548 297.010
Agosto 11.013 368.643 24.510 18.035 422.201
Settembre 3.818 100.673 9.607 8.392 122.490
Ottobre 2.197 21.981 3.512 3.956 31.646
Novembre 1.237 9.868 2.724 3.455 17.284
Dicembre 1.482 8.119 2.164 3.373 15.138
TOTALE 49.769 1.052.833 90.681 85.078 1.278.361

 
 
E’ la distribuzione stagionale delle presenze turistiche a Massa-Carrara nel 2010. Questa mattina sulla stampa l’assessore provinciale a proposito dell’andamento della stagione turistica 2011 afferma: “Ad agosto si è evidenziata una criticità per gli arrivi e le presenze di italiani soprattutto nell’alberghiero, un segno meno anche a settembre ed una ripresa ad ottobre”.
Come si vede il movimento turistico di agosto vale il 33,0% delle presenze, quello di settembre il 9,6% e quello di ottobre solo il 2,5%. Ora se la stagione è andata male ad agosto ed a settembre ed in ripresa ad ottobre, com’è andata complessivamente? MALE! Ed allora perché non dirlo? 
 

23 dicembre 2011

Carrara. IMM S.p.A. Positivo l'export lapideo apuo-versilese. Bene i marmi lavorati

Il comprensorio tosco-ligureche rappresenta il 33,3% del totale dell’export nazionale, considerando le prime cinque voci che comprendono le categorie più importanti (marmi e graniti grezzi e lavorati), nei primi nove mesi dell’anno presenta dati meno rassicuranti rispetto a quelli nazionali perché pesa l’andamento delle esportazioni di marmi in blocchi verso il Nord Africa, per le turbolenze dell’areale che hanno influito in maniera significativa sul trend dei marmi locali tanto che l’intero dato generale ne ha risentito.
L’area apuo-ligure-versilieseda gennaio a settembre ha esportato oltre 748 mila tonnellate di marmi e graniti, grezzi in lastre e lavorati, per 380 milioni di euro, nei primi nove mesi del 2011, con una contrazione del -11,1% in volume e una crescita del +5,4% in valore rispetto al 2010, con un aumento del valore medio per tonnellata esportata superiore alla media nazionale.
Il terzo trimestre, però, è stato, ai fini dell’export locale, meno positivo rispetto ai mesi precedenti, sia come valori assoluti sia per il trend rispetto allo stesso trimestre del 2010.
“Se i grezzi hanno sofferto – è il commento di Paris Mazzanti direttore di IMM nella lettura dei dati – i marmi lavorati hanno confermato un trend ancora sostanzialmente positivo, soprattutto nei valori, grazie soprattutto alle due aree forti dell’Unione Europea e del Medio Oriente. Non sono le sole aree attive per le nostre esportazioni, ma lo sono di più per i lavorati in marmo, e di questo risente il consuntivo finale.”
Da una lettura più puntuale dei dati relativi all’export del comprensorio toscano per i marmi in blocchi e lastre, emerge che fra i partner di maggior livello rimangono attivi l’Algeria (per il Nord Africa) e poi l’Arabia Saudita, l’India e la Cina, mentre per i lavorati il panorama è più ampio.
In Unione Europea sono tuttora positivi i mercati del Regno Unito, della Francia e dei Paesi Bassi, mentre nell’Europa non comunitaria vanno bene Russia e Turkmenistan, con una Turchia più modesta ma in costante e lento rialzo.
Il riscontro più interessante viene dagli USA che ancora acquistano marmi per oltre 46 milioni e mezzo di euro, e, diversamente dal dato nazionale, migliorano rispetto al 2010, sia in valore che in volume: +2% e +3,3% con un buon andamento anche dei marmi lavorati.
Positivo anche il trend dell’Arabia Saudita, Kuwait e Qatar, su valori anche abbastanza importanti per l’industria locale del marmo lavorato, con un totale di area mediorientale che tocca per questa voce quasi 54 milioni di euro, con un +11,8( in valore sull’anno precedente. L’Estremo Oriente, invece, non raggiunge i 24 milioni di euro e praticamente solo l’India rimane in trend positivo, assieme alla Corea del Sud e ad Hong Kong, che però si fermano su numeri più contenuti.
Una nota di chiusura la meritano i graniti lavorati: sono ancora gli Stati Uniti il partner più importante, in valore, ma su questa voce i confronti sono di leggero calo sul 2010; vedremo nei prossimi mesi se ci sarà qualche inversione di tendenza al momento imprevedibile.

COMPRENSORIO (MS – LU – SP) EXPORT
  2010 2011 diff. % 2011/2010
Trimestri 1-3 2010-2011 Tonn Euro Tonn Euro % Q.ta' % Val.
MARMO BLOCCHI E LASTRE 575.229 100.187.331 469.220 98.387.273 -18,43 -1,80
GRANITO BLOCCHI E LASTRE 9.010 2.870.830 10.724 3.098.734 19,03 7,94
MARMO LAVORATI 193.821 191.472.302 204.432 210.357.711 5,47 9,86
GRANITO LAVORATI 64.315 66.041.318 64.071 68.256.876 -0,38 3,35
SubTOT Blocchi, Lastre e Lavorati 842.375 360.571.781 748.447 380.100.594 -11,15 5,42
GRANULATI E POLVERI 440.971 15.456.608 413.894 15.970.109 -6,14 3,32
Totale 1.283.346 376.028.389 1.162.341 396.070.703 -9,43 5,33

***

COMPRENSORIO (MS – LU – SP) IMPORT
  2010 2011 diff. % 2011/2010
Trimestri 1-3 2010-2011 Tonn Euro Tonn Euro % Q.ta' % Val.
MARMO BLOCCHI E LASTRE 84.538 20.740.338 72.118 18.520.113 -14,69 -10,70
GRANITO BLOCCHI E LASTRE 104.311 26.979.250 88.939 23.323.159 -14,74 -13,55
MARMO LAVORATI 9.805 5.596.440 8.915 6.824.449 -9,08 21,94
GRANITO LAVORATI 12.945 6.340.615 12.963 7.314.206 0,14 15,35
SubTOT Blocchi, Lastre e Lavorati 211.599 59.656.643 182.935 55.981.927 -13,55 -6,16
Totale 211.599 59.656.643 182.935 55.981.927 -13,55 -6,16

 
Fonte : Dott. Lorenzo Marchini
Carrarafiere srl 

23 dicembre 2011

Lode al calendario del macellaio

Una volta il macellaio, il verduraio, l’edicolante, ecc., regalavano calendari come questi: numeri belli grandi, spazio accanto ai numeri per segnare le “date della casa” (appuntamento con il medico, scadenza della bolletta Enel, ecc.) ed in alto, ben visibile, campeggiava il nome e l’indirizzo del negoziante.
Erano molto utili, li appendevi in cucina e lì restavano in bella vista tutto l’anno….Una ottima scelta di marketing per il commerciante ed anche economica come spese di stampa (di solito, al massimo, bicolori)!
Poi si vede che qualche figlio di commerciante che ha studiato al Dams, ha iniziato a criticare questi calendari dal punto di vista dell’estetica, della grafica, del design….Quindi calendari con  belle fotografie patinate, numeri piccolissimi, molto eleganti, ma li prendi, ringrazi, li infili nel cassetto e poi…dopo un po’… nel cesto della carta….

 

Una volta il macellaio, il verduraio, l’edicolante, ecc., regalavano calendari come questi: numeri belli grandi, spazio accanto ai numeri per segnare le “date della casa” (appuntamento con il medico, scadenza della bolletta Enel, ecc.) ed in alto, ben visibile, campeggiava il nome e l’indirizzo del negoziante.
Erano molto utili, li appendevi in cucina e lì restavano in bella vista tutto l’anno….Una ottima scelta di marketing per il commerciante ed anche economica come spese di stampa (di solito, al massimo, bicolori)!
Poi si vede che qualche figlio di commerciante che ha studiato al Dams, ha iniziato a criticare questi calendari dal punto di vista dell’estetica, della grafica, del design….Quindi calendari con  belle fotografie patinate, numeri piccolissimi, molto eleganti, ma li prendi, ringrazi, li infili nel cassetto e poi…dopo un po’… nel cesto della carta….
  

23 dicembre 2011

Tempo di calendarietti profumati

Te Tempo di calendarietti profumati regalati dai barbieri…..Barba e capelli per Natale, calendarietto e mancia…Quando il barbiere ti regalava il calendarietto "osè" (oggi quelle immagini si trovano sui libri scolastici!) era la certificazione dell'entrata nel club dei maschi. 

23 dicembre 2011

Montignoso. La fatale ambiguità del sentirsi appartenenti ad un gruppo

Uniforme scolastica: la divisa che divide

Un interessante intervento sulla uniforme scolastica a Montignoso (MS)….

Uniforme scolastica: la divisa che divide  Uniforme scolastica: la divisa che divide

22 dicembre 2011

Porto di Carrara. Prima gli interessi della comunità


La risposta del sindaco di Carrara Angelo Zubbani al presidente della Porto Spa

Vorrei rassicurare il presidente della Porto Spa che la mia tenuta psicofisica è ottima, perché da molti anni sono abituato a confrontarmi con tutti, con umiltà, ma sempre con la schiena dritta, posizione che forse disturba chi tende ad avere scarsa considerazione per i Cittadini e per chi li rappresenta.
Come Sindaco, sono tenuto ad agire informando tutti, con trasparenza e senso di responsabilità, tenendo sempre presente che il mandato è conferito dagli elettori in base ad un programma chiaro e noto alla collettività e non coprendo dei business plan, come avviene legittimamente nelle aziende private verso le quali, piccole o grandi che siano, ho sempre manifestato il massimo rispetto perché lo sviluppo del territorio passa anche attraverso il loro impegno e le loro capacità di investire e innovare.
Nel rispetto di tutti, e senza dimenticare i lavoratori che meritano identica attenzione e considerazione, credo che sia giusto fornire ai cittadini, prima ancora che alla Porto Spa e al suo Presidente, risposte chiare su riflessioni e addebiti irricevibili, che nascono da visioni diverse della “governance” del territorio che, per definizione, non è di sola competenza di singoli, ma presuppone capacità di confronto e di mediazione che spesso mancano a chi agisce perseguendo il solo interesse di parte.
L’oggetto del contendere non è la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale, su cui siamo oggettivamente in ritardo, e nemmeno la scarsa cultura d’impresa da parte delle Istituzioni, ma la richiesta di assegnazione della quasi totalità delle banchine del porto di Marina di Carrara che la Porto Spa ha avanzato pur disponendo già di una larga parte dello scalo commerciale.
Tale richiesta, per il modo e i termini in cui è stata presentata, e in un contesto nel quale i traffici portuali non sono purtroppo in espansione, costituisce una evidente forzatura che rischia di precludere lo sviluppo della struttura, ben oltre la realizzazione delle opere che saranno pianificate nel nuovo Piano Regolatore del Porto.
Ritengo inaccettabile che un argomento di questa importanza venga affrontato in maniera inadeguata, mettendo a protocollo una richiesta con un “piano industriale” che è stato consegnato ai membri del Comitato portuale solo nel corso della riunione del 19 scorso, con lezione in aula da parte del richiedente alla quale ho ritenuto di avvalermi della facoltà di non assistere.
Il Sindaco non partecipa al Comitato Portuale per ricercare consensi o maggioranze e l’aver sempre difeso in ogni circostanza il ruolo strategico del Porto non significa non dover fare attenzione su snodi e decisioni che potrebbero avere effetti importanti anche a lungo termine.

Volendo restare nel campo delle procedure e dei metodi credo sia utile ricordare che se Nuovo Pignone – General Eletrics, in pochi mesi, è passata dalla firma di un protocollo alla fase produttiva nell’insediamento di viale Zaccagna è perché sono stati attivati percorsi di confronto con le Istituzioni nelle sedi opportune dove la multinazionale ha illustrato chiaramente il suo progetto industriale giudicato credibile e attuabile ed in grado di portare benefici economici ed occupazionali al territorio compresa la stessa Porto Spa che si è assicurata servizi e logistica.
In questi anni abbiamo lavorato, tutti assieme, con un obiettivo chiaro: costruire una vera economia del mare facendo dialogare, in un sistema ordinato e “democratico”, tutti i segmenti di un comparto che può essere fondamentale per lo sviluppo della città ma che deve essere sostenuto da un progetto condiviso da tutti, in un contesto di pari dignità e di rispetto delle regole da osservare in una infrastruttura realizzata con soldi pubblici, come pubblici sono i fondi spesi per le bonifiche e i dragaggi indispensabili per consentire alle navi di accedere ed attraccare.
Per affrontare e risolvere questioni di una così ampia valenza strategica non servono “benefattori” ma, se si vuole davvero sviluppare il Porto e fare si che sia un vero motore dell’economia, è necessario sostenere un confronto serio da affrontare nel rispetto reciproco, con chiarezza di intenti per raggiungere un obiettivo: lo sviluppo e l’occupazione nell’interesse della Città e di tutto il territorio.
Carrara, 22 dicembre 2011
Angelo Zubbani
 

22 dicembre 2011

Auguri!

 

 Auguri!
22 dicembre 2011

Carrara. Svelato in anteprima il simbolo della lista elettorale dei "maldipancisti" di sinistra.

 

22 dicembre 2011

Sanità. Italia dei Valori. Contrordine! Chiudere i piccoli punti nascita!

  
 Mentre a livello locale l’Italia dei Valori, a parole,  si batte per il punto nascite di Pontremoli, a livello nazionale ne auspica la chiusura.
 
 
Punto nascite di Pontremoli: continua la battaglia dell’IDV
 
Riaprire il punto nascite! È questo l’obiettivo che l’Italia dei Valori ha deciso di perseguire nella provincia di Massa Carrara e per il quale si impegnerà e si batterà a tutti i livelli.
Secondo l’attuale Commissario dell’Asl Apuana, Maria Tersa De Lauretis, non si potrebbe fare niente; la legge, infatti, prevede che si chiudano i centri sotto le 500 nascite annue, poiché "sotto quel numero è stato riconosciuto che è difficile mantenere gli standard di sicurezza".
Noi dell'Idv non siamo per nulla convinti che la Lunigiana debba essere privata di un luogo dove le donne possano partorire
….

 
Italia dei Valori – Massa-Carrara, coordinatore provinciale Galeano Fruzzetti
 
 
 
Sanita': Orlando, indicazioni Commissione migliorino punti nascita
 
''Ci auguriamo – ha dichiarato Orlando– che le indicazioni emerse possano essere utili a migliorare la qualita' dell'assistenza offerta a partorienti e neonati. In Italia, infatti, soprattutto nel Mezzogiorno, si registra un numero molto elevato di punti nascita rispetto alla popolazione interessata. Di conseguenza in molte strutture vengono effettuati pochissimi parti e il personale non dispone, spesso, dei necessari standard di professionalità e dell'adeguato supporto tecnologico. Tale condizione di cose, in un sistema sanitario complessivamente ben funzionante, rischia di mortificare, non soltanto il diritto alla tutela della salute ma anche la professionalita' del personale sanitario''.
 
Italia dei Valori – on. Leoluca Orlando, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori medici e i disavanzi sanitari. 21 dicembre 2011.